Recentemente abbiamo scritto di quali sono le peggiori promesse marketing che quasi tutte le agenzie continuano a fare. Oggi, piuttosto, parliamo dei loro segretucci, delle cose che la tua agenzia marketing non vuole dirti.
Ecco quali sono le 5 cose che non riuscirai a tirargli fuori neanche con la forza!
Il paradosso del vincitore: i risultati efficaci sono l’ultimo tentativo in mezzo a decine di idee sbagliate
Guardiamo ai Jeff Bezos, agli Elon Musk, ai Bill Gates del mondo e ci stupiamo tutti quanti del loro talento, delle loro intuizioni, del loro fiuto imprenditoriale.
Non che sia sbagliato, sia chiaro.
Ma il successo di Amazon è figlio del fallimento di decine di altre idee e proposte.
Si chiama “paradosso del vincitore“: quando vediamo una strategia che funziona siamo portati a pensare che sia semplicemente accaduta, come un lampo di genio, per via della straordinarietà della mente che l’ha pensata.
La realtà è molto meno poetica di così.
Anche nel marketing, la strategia che vince non è quasi mai la prima che si sperimenta. Si fanno dei test, delle misurazioni, anche degli errori, e si valuta. Cosa ha funzionato? Cosa invece è stato fallimentare? Come possiamo aggiustare il tiro?
Per sembrare più figa, forse la tua agenzia marketing è arrivata da te con un progetto già chiaro in mente. E tu sei rimasto impressionato, ti sei sentito fiducioso!
Ma ti sei mai fermato a riflettere su quante volte quella strategia invece non ha funzionato?
La tua agenzia marketing non vuole che tu sappia che la pubblicità è un processo lento
Prova a pensare alla pubblicità come una forma di corteggiamento. Se ti presentassi a qualcuno che non conosci e ti spogliassi in mezzo al locale, di te penserebbe che sei un genio o un maniaco?
La pubblicità funziona lentamente. E basta! Chi ti assicura risultati garantiti in mezza giornata, in un mese, in un anno, probabilmente non sa di cosa sta parlando. Oppure, utilizza metodi non ortodossi per ottenere dei risultati, e paga il proprio pegno a distanza di poco tempo.
Le agenzie preferiscono non avere i propri clienti intorno
E il motivo, in realtà, è banalissimo: se i clienti vedono come lavorano possono imparare. E se imparano, nell’arco di un anno il marketing lo fanno da soli, internamente all’azienda, stracciando il contratto che hanno firmato.
La tua agenzia marketing ha più bisogno di te, di quanto tu non abbia bisogno di lei
Questo è il comma 2 del precedente assioma.
Quando sei arrivato alla tua attuale agenzia marketing, evidentemente avevi bisogno di un aiuto con la pubblicità. Forse non avevi una persona che se ne occupasse direttamente da dentro alla tua azienda, oppure eri in fase di crescita e stavi pensando già a troppe cose per poter ragionare anche del blog, del sito, dei social e delle campagne ADs.
Firmi un contratto e deleghi. Anzi: sbologni. Metti in mano il marketing a qualcuno che non sei tu, e smetti di preoccupartene, perché ti hanno assicurato che “pensano a tutto loro“.
Eppure, se la tua azienda inizia a decrescere per colpa della cattiva pubblicità, quello che paga sei tu: non l’agenzia marketing che hai scelto.
E allora investirai altro budget, altri soldi nelle mani delle stesse persone, perché ti aiutino a tornare in crescita, a tamponare le perdite il più rapidamente possibile.
Lo senti, il loop che si è creato?
La verità è che la tua agenzia marketing ha molto più bisogno di te di quanto tu non abbia bisogno di lei. Il responsabile del tuo progetto è tormentato dalla paranoia che impari a leggere da solo il report di una campagna ADS, o che trovi qualcuno a cui far scrivere gli articoli del blog. Se lo fai, la sua commissione è persa.
In pubblicità l’etica esiste: puoi ignorarla, ma la scelta ha un prezzo (e un costo)
L’atteggiamento delle agenzie marketing ha convinto quasi tutti che in pubblicità, di fatto, l’etica non esista.
Niente di più falso!
L’etica esiste in tutte le azioni umane. Semmai, puoi scegliere se seguirla oppure no, se fare scelte che rispettino i tuoi valori oppure no. Ma con lo spiritello della tua coscienza prima o poi dovrai fare i conti.
Esistono un sacco di modi poco etici di fare pubblicità. Molti hanno funzionato per un sacco di tempo; qualcuno funziona anche adesso, mentre stai leggendo.
Eppure questa decisione ha sia un prezzo che un costo. E di certo, il prezzo peggiore che puoi pagare è la perdita della tua credibilità e della fiducia che hai costruito con il tuo pubblico.