Il sito Web è la vetrina più importante di praticamente ogni azienda. Ma i siti del futuro, come saranno? Cosa cambierà per aziende, sviluppatori e utenti? Su quali tecnologie bisognerà essere più formati e proattivi?
I siti sviluppati da Right Brain Communication già integrano con grandi potenzialità alcune di queste nuove metodiche. Vediamone insieme 9, che ogni sito dovrà adottare nei prossimi anni!
I siti del futuro funzioneranno con tutta un’altra SEO
SEO ad oggi è il sistema unanime di indicizzazione delle pagine sui motori di ricerca.
Più una pagina o un sito contengono elementi che piacciono ai motori di ricerca, più il punteggio SEO di quell’elemento aumenta.
Le pagine indicizzate per specifiche parole chiave e con i punteggi SEO migliori compaiono per prime nella lista di risultati di ricerca per le stesse keyword, mettendo maggiormente in risalto l’azienda che le ha prodotte.
SEO, per come la conosciamo ora, non esisterà più. Ovviamente la sua scomparsa sui siti del futuro è un processo: nessun sito smetterà di botto di essere indicizzato secondo SEO.
Semplicemente nuovi processi, nuovi metodi e nuove logiche subentreranno gradualmente e sostituiranno SEO nel tempo.
Il motivo per cui SEO smetterà di funzionare progressivamente è che il sistema è troppo focalizzato sulle macchine, e troppo poco sulla qualità di navigazione ed esperienza degli utenti.
Ottimizzazione per ricerca vocale
La ricerca vocale è un metodo di navigazione sempre più diffuso, grazie al successo di Alexa, Siri, Echo Dot, Google Assistant.
La nuova ottimizzazione SEO terrà sempre più conto delle caratteristiche delle ricerche vocali degli utenti.
La lingua “parlata” dai siti del futuro sarà sempre più simile a quella che usiamo per controllare Siri o Alexa. Cioè, sempre più simile a quella che parliamo quotidianamente.
Anche in questo caso i siti del futuro lavoreranno per l’utente, non per la macchina fine a se stessa.
Core Web Vitals: il vero salto dei siti del futuro
I core web vitals sono parametri numerici di responsività del sito, che cercano di misurare il grado di soddisfazione nell’uso da parte degli utenti.
Questi parametri hanno sostituito i vecchi TTFB, che non potevano tenere conto di tutti i dati lasciati dall’utente nel suo viaggio attraverso il sito.
I tre parametri più importanti sono:
- completezza visiva: quanto tempo serve per caricare il contenuto richiesto? Un buon valore è inferiore a 2.5 secondi; sopra i 4 secondi il valore identifica una pessima UX;
- completezza di interazione: quanto tempo serve per caricare un contenuto con cui l’utente può interagire? Un buon valore è inferiore a 100ms; è considerato pessimo un valore sopra i 300ms;
- stabilità visiva: quanto la pagina scivola in modo inaspettato, per esempio in seguito alla comparsa di un bottone? Un buon valore è inferiore a 0.1.
Blockchain: dalle criptovalute ai siti del futuro
Il sistema blockchain è la tecnologia con cui vengono emesse le criptovalute, per mascherarne il più possibile i movimenti.
La blockchain spacchetta i dati su diversi livelli di trasmissione, in modo da crittarne la trasmissione.
Forse lo stesso processo verrà usato per i siti. Lo spacchettamento permette infatti una velocità di upload maggiore, utile a migliorare i valori dei Core Web Vitals.
Inoltre, permette transazioni di denaro più sicure: un fattore a cui gli utenti saranno sempre più interessati.
I siti del futuro si costruiranno sul machine learning
Per parlare di machine learning servirebbero interi trattati, non un articolo di blog. Più le macchine diventano potenti e performanti, più riescono ad imparare dall’uso che ne facciamo, trovando soluzioni sempre più veloci a problemi più complessi.
Anche i siti impareranno dalle abitudini dei loro consumatori. E ogni volta che verrà espressa una preferenza, si adatteranno per rispondere meglio alla sua esigenza.
Nuovamente, una delle parole chiave dei siti del futuro sarà responsività.
Forse non faremo più ricerche attive: aspetteremo che gli algoritmi ci diano degli spunti
Youtube (e tutti gli altri i social network) ha ormai da anni implementato sempre meglio la funzione video consigliati, un approccio di user experience legato proprio al machine learning. L’algoritmo propone all’utente nuovi video che, secondo la sua cronologia di ricerca e la sua esperienza sul portale, potrebbero interessarlo.
È probabile che la stessa logica verrà utilizzata anche per i siti del futuro. La ricerca degli utenti non sarà più attiva, basata sulla digitazione di una chiave di ricerca, ma passiva: l’algoritmo proporrà idee e suggerimenti in base a quello che l’utente ha dimostrato di apprezzare in passato.
Integrazione multilivello, multisistema, multimediale
Tutti i siti del futuro funzioneranno sempre più per strati, integrando componenti provenienti da diversi mezzi.
L’integrazione multilivello proporrà di saltare da un sito a un social network a una piattaforma, per esempio.
L’integrazione multisistema proporrà la lettura o la visione dei contenuti su diversi dispositivi, integrandone le possibilità anche con VR e IA.
L’integrazione multimediale sfrutterà componenti testuali, foto, video, VR: insomma, tutto il meglio che tecnologia e creatività insieme possono creare.
IoT
Internet of things è già una realtà. Lo smartphone si collega allo smartwatch, che a sua volta è collegato all’auto, a sua volta collegata ad un sistema GPS che verifica il traffico, e così via.
Tutti i nostri oggetti sono in qualche modo interconnessi, per garantire possibilità di fruizione sempre più articolate.
I siti del futuro subiranno lo stesso processo di integrazione ad IoT: leggibili da più device, modificabili a strati, consultabili in diversi modi, tutti a loro volta collegati con altri dispositivi.
Il valore dell’autorevolezza nei siti del futuro
L’ultimo aspetto che merita di essere analizzato è il valore dell’autorevolezza. Google indicizzerà e premierà sempre meglio i siti che hanno un alto valore di autorevolezza, cioè che ricevono molti link in, provenienti dall’esterno, da altri siti di pari o maggiore autorevolezza.
Le citazioni e la link building saranno sicuramente due dei nuovi metodi di indicizzazione e proposta dei contenuti.