Con il nostro articolo hai capito di avere pregiudizi sul marketing?

Abbiamo deciso di darti qualche consiglio da cui partire. Cerchiamo di indagare le ragioni delle convinzioni virus sulla pubblicità, per capire come eliminare i pregiudizi sul marketing più diffusi!

Eliminare i pregiudizi sul marketing: misurare sempre

La fase di monitoraggio e misurazione è per molti la più difficile, nel marketing. Eppure, è la sua vera essenza. Senza misurazione, il marketing perde ogni potere.

Perché tante persone trovano difficile misurare gli esiti di un test marketing?

Anzitutto perché bisogna utilizzare dei tool che funzionano con principi matematici.

Poi, chi non è abituato ad usare un metodo scientifico (cioè per elaborazione di un’ipotesi e verifica del suo funzionamento) potrebbe trovare complesso dover fare proprio quest’azione.

Inoltre, la quantità di dati raccolta è enorme. Per capirla è necessario sempre mettere in relazione i piccoli dati in uno scenario più ampio.

Non sono molte le persone abituate a pensare, ancor prima che a lavorare, in questo modo.

Misurando, però, è possibile comprendere veramente la situazione nel suo complesso. E di conseguenza:

  • capire se una strategia ha portato all’esito ipotizzato;
  • modificarla per renderla più efficace;
  • risolvere problemi finché sono piccoli e gestibili, anziché quando ormai sono diventate valanghe.

Chi ti promette di fare marketing senza misurare, oppure ti scucchiaia di fronte dati a pioggia senza contestualizzarli… probabilmente sta alimentando il tuo pregiudizio sulla scarsa efficacia del marketing.

Conoscere le particolarità di ogni canale e tecnica

Ogni canale e tecnica usata nel marketing ha le sue peculiarità e funziona più o meno bene per una certa azienda, in un certo contesto, con certi clienti.

Nessuno strumento è così versatile e trasversale da funzionare al 100% delle possibilità nel 100% dei casi: chi ti propone una strategia impostata su questi parametri sta probabilmente cercando di iper-semplificare e standardizzare il proprio lavoro. E implicitamente sta confermando i tuoi pregiudizi sul marketing, dicendoti che tutti i canali sono simili o ugualmente efficaci.

Conoscere i principi di funzionamento e di target dei vari social network e le potenzialità di tecniche come content marketing o storytelling ti libera dalla necessità di fiducia cieca a tutti i costi, e ti permette di verificare in prima persona.

Investire per crescere: eliminare i pregiudizi sul marketing legati al budget

Pensare ad una strategia e agire per portarla a termine è un fatto costoso: sia in termini di tempo che di denaro. L’esperienza di un consulente o un’agenzia è stata acquisita in anni di lavoro e studio, ed è giusto ricompensarla adeguatamente, specie se prevedi che il suo lavoro ti farà abbondantemente rientrare della spesa.

Anziché pensarla in termini di costi, prova a ragionare proprio pensando al rientro delle spese.

Rifiuteresti un investimento in borsa che, di media, ti aumenta del 30/50% il saldo del conto corrente? Il marketing fatto bene… fa proprio questo!

Come eliminare i pregiudizi sul marketing con la formazione

Se vuoi eliminare i pregiudizi sul marketing che hai acquisito devi cercare di studiare a fondo: la consapevolezza è l’unico modo per verificare un’ipotesi e smentirla o confermarla.

Fatti insegnare dal tuo consulente come leggere i report matematici di una campagna su Facebook. Chiedi al tuo responsabile marketing di mostrarti un tool come Search ConsoleSEMRush.

Se impari almeno i fondamentali, sarai decisamente più libero: potrai confrontare dati in modo diretto e capire se la versione che ti è stata data è quella reale, oppure no.

Liberati di un vincolo con l’aiuto di un esperto

L’effetto peggiore dei pregiudizi è che ti chiudono delle possibilità, ti vincolano: o a dovergli dare retta, o a dover delegare così tanto da perdere completamente il controllo sulla strategia scelta.

Per eliminare i pregiudizi sul marketing un consulente può essere un grande aiuto: la sua esperienza e la sua disponibilità a formarti faranno in modo che tu sia progressivamente più consapevole e possa prendere decisioni strategiche migliori.

Un consulente non lavora come un insegnante “semplice”, ma come un consigliere: conosce le tue esigenze e le tue necessità, e ha trovato strategie che si possono mettere in atto per aiutarti. Lavora al tuo fianco, e non al posto tuo, mettendo al servizio del tuo obiettivo la propria esperienza, mantenendo però una visione distaccata e esterna, che gli consente di individuare le criticità prima che diventino veri guai.

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