Nel nostro articolo su un possibile case study di HR marketing abbiamo parlato della strategia per uno studio dentistico.
Forse l’abbiamo fatta un po’ troppo semplice. Ecco quali sono i quattro peggiori errori di HR marketing che possono accadere!
Primo errore: usare solo argomenti razionali per l’HR marketing
Nella nostra guida facciamo un esempio molto semplice.
Perché un ingegnere informatico vorrà lavorare per Google anziché per una piccola start-up?
Per il parcheggio? Per la vicinanza a casa? Perché le ore di lavoro sono meno?
Impossibile! Questi argomenti razionali smettono di valere, in HR marketing. O meglio: valgono davanti ad uno spareggio.
Se ci fossero due studi dentistici che concorrono per lo stesso candidato, allora probabilmente la persona sceglierà quello più vicino.
Ma se la disparità è ampia, contano aspetti emotivi. In Google gli ingegneri vogliono lavorare per il team giovane e vitale, e soprattutto perché l’azienda cambia il volto del mondo.
Rivoluzione e umanità sono due aspetti estremamente più significativi di ogni possibile comodità!
Queste prerogative nutrono il desiderio di scoperta delle persone. Sono realmente il motivo per cui vogliono dare il massimo, ogni giorno.
I contenuti di HR marketing dello studio dentistico non dovranno giocarsi sul terreno della comodità o della razionalità.
Decisamente più efficace è l’aspetto umano ed emotivo, l’aria che si respira in azienda. Che è anche quella che ci si porta a casa, a fine giornata.
Secondo errore: tralasciare un possibile canale utile all’HR marketing
La strategia di HR marketing scelta ha come focus principale lo strumento del video.
L’azienda usa Facebook, Instagram e un sito.
E Youtube?!
Youtube è il secondo sito più visualizzato al mondo dopo Google! Sarebbe folle non approfittare di un simile bacino di utenza.
Con un archivio così vasto si può:
- valutare come si stanno muovendo i concorrenti;
- analizzare cosa cercano i potenziali pazienti;
- fare divulgazione scientifica;
- pubblicizzare l’azienda in quanto tale (quindi acquisire nuovi clienti, quindi aver bisogno di più personale);
E poi: credi davvero che gli altri dentisti, o i tirocinanti, non usino Youtube?
Terzo errore: usare l’HR marketing solamente davanti a una sedia vuota
Ok, questa non è esattamente una colpa del dentista. Il titolare del nostro studio dentistico ha conosciuto ora lo strumento dell’HR marketing, e ha iniziato ad usarlo subito.
Ma tu conosci già lo strumento dell’HR marketing grazie alla nostra guida gratuita (l’hai scaricata, vero?).
Perché, quindi, non stai già usando questa strategia per la tua azienda?
Non fare l’errore del dentista: non aspettare che una scrivania rimanga vuota per trovare un nuovo collaboratore.
Il migliore a disposizione, nel frattempo, sarà già stato assunto da un concorrente più veloce.
La rapidità di evoluzione del mercato di lavoro non può essere eliminata. Sta a te adeguarti con decisioni altrettanto rapide!
Quarto errore: considerare passivamente i candidati
Questo è davvero marketing puro.
Il team marketing parla sempre ai clienti. Li deve far sentire partecipi di un dialogo, non spettatori passivi. Probabilmente si sentirà trattato quasi come un burattino, e acquisterà il prodotto di un altro.
Non fare lo stesso errore con i potenziali candidati ad un ruolo vacante. La tua strategia marketing dovrà concentrarsi su di loro. Bisogni, paura, necessità, ambizioni: quelli dei candidati!
Ad oggi è possibile trovare davvero ogni possibile lavoro. Non solo vicino a casa, ma in tutto il mondo. Bastano pochi click e qualche ora di ricerca. Questa possibilità di scegliere per se stessi rende i candidati esigenti. Sta a te soddisfare davvero quello che stanno cercando da un nuovo lavoro!